BUONI BENZINA – TRATTAMENTO STRAORDINARIO PER L’ANNO 2022

Fra le nuove misure contro il caro carburante previste dal Governo, ci sono i buoni benzina esentasse fino a 200 euro per i dipendenti delle aziende private. Si tratta di voucher che non concorrono alla formazione del reddito e che l’impresa può decidere o meno se concedere ai dipendenti, ad esempio nell’ambito di piani di welfare aziendale.

La norma è contenuta nell’articolo 2 del decreto legge 21/2022, che introduce diverse misure contro l’aumento dei prezzi dell’energia e del costo alla pompa dei carburanti determinato in parte dalla guerra in Ucraina:

“Per l’anno 2022 l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito”

Attenzione: non significa che alle imprese arrivano dallo Stato dei finanziamenti specifici per fornire questi buoni ai dipendenti. E non ci sono nemmeno automatismi in base ai quali ai dipendenti spettano i voucher. Semplicemente, la norma inserisce i buoni benzina esenti IRPEF tra le prestazioni esentasse di welfare aziendale previste dall’Articolo 51 del Testo unico imposte sui redditi (Dpr 917/1986), come ad esempio i buoni pasto.

Il riferimento specifico è al comma 3 dell’articolo 51 del TUIR, che stabilisce la determinazione in denaro dei fringe benefit aggiuntivi rispetto alle prestazioni di welfare aziendale (che sono sempre detassate).

Il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati non concorre a formare il reddito se non supera di norma la soglia di 258,23 euro. In questa franchigia erano normalmente già compresi eventuali buoni benzina. Ora, però, con la nuova disposizione, i 200 euro si aggiungono alla franchigia, per cui in tutto il tetto massimo per il 2022 dei fringe benefit aziendali è portato a 458,23 euro.

Ci sono alcuni vincoli specifici previsti dalla norma:

  • i buoni benzina da 200 euro (eventualmente ulteriori rispetto ad altri benefit che l’azienda può decidere di concedere), riguardano esclusivamente le aziende del privato (restano dunque esclusi per i dipendenti pubblici e, ma occorre ancora capire bene la portata della norma, i professionisti)
  • sono erogabili soltanto al personale dipendente (quindi sono esclusi clienti o fornitori, sotto eventuale forma di omaggio e tutte le altre forme di rapporto lavorativo in regime di parasubordinazione).

Sui dipendenti non ci sono limitazioni: la legge non fa riferimento a specifiche categorie (ad esempio pendolari o personale viaggiante) né tantomeno tetti ISEE o legami con prestazioni premiali. I buoni benzina sono utilizzabili da tutto il personale dipendente qualora l’azienda decidesse di erogarli in via gratuita, senza che concorrano alla formazione del reddito dei dipendenti ed interamente esentasse nel limite di franchigia sopra indicato

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