SANATORIA – DEFINIZIONE DELLE IRREGOLARITÀ FORMALI

Definizione agevolata delle irregolarità formali

La legge di bilancio 2023 ha introdotto la possibilità di regolarizzare le infrazioni, le irregolarità e l’inosservanza di obblighi o adempimenti di natura formale commesse dall’anno 2019 fino al 31 ottobre 2022, per le quali sono competenti gli uffici dell’Agenzia delle Entrate a irrogare le relative sanzioni amministrative. Si tratta di inosservanze che non siano rilevanti sulla determinazione della base imponibile, sulla liquidazione e sul pagamento di Iva, Irap, imposte sui redditi e crediti d’imposta.

Principali violazioni interessate

Si tratta, in linea di massima, delle irregolarità e omissioni per le quali sono comminate pene pecuniarie entro limiti minimi e massimi o in misura fissa.

Le principali violazioni formali definibili, ove queste non siano rilevanti sulla determinazione del tributo versato, sono:

  • violazione degli obblighi inerenti alla documentazione e registrazione delle operazioni imponibili ai fini Iva, nonché delle operazioni non imponibili, esenti o non soggette a Iva (incluse le fatture elettroniche inviate allo SDI tardivamente, ma correttamente incluse nella liquidazione Iva di competenza);
  • omessa o irregolare presentazione delle liquidazioni periodiche Iva;
  • omessa, irregolare o incompleta presentazione degli elenchi Intrastat;
  • irregolare tenuta e conservazione delle scritture contabili;
  • omessa restituzione o restituzione incompleta o non veritiera dei questionari inviati dagli uffici fiscali o dalla Guardia di finanza;
  • violazione del principio di competenza fiscale;
  • detrazione dell’Iva applicata in misura superiore a quella dovuta a causa di un errore di aliquota e, comunque, assolta dal cedente o prestatore;
  • irregolare applicazione delle disposizioni concernenti l’inversione contabile;
  • omesso esercizio dell’opzione nella dichiarazione annuale, sempre che si sia tenuto un comportamento concludente conforme al regime contabile o fiscale scelto;
  • mancata iscrizione al Vies, l’archivio in cui bisogna essere inclusi per poter effettuare operazioni intracomunitarie.

Come si regolarizza

Le annualità sanabili vanno dal 2019 al 31 ottobre 2022.

Per la regolarizzazione delle violazioni formali occorre pagare 200 euro per ciascun periodo d’imposta cui le stesse si riferiscono. Il versamento può essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2023 oppure in 2 rate di pari importo, con scadenza, rispettivamente, al 31 ottobre 2023 e al 31 marzo 2024.

Inoltre, per perfezionare la procedura, bisogna anche rimuovere le irregolarità, infrazioni od omissioni entro il 31 marzo 2024.

Se per un “giustificato motivo” non vengono rimosse tutte le violazioni formali dei periodi d’imposta oggetto di regolarizzazione, la stessa produce effetto se la rimozione avviene entro il termine non inferiore a 30 giorni indicato dall’ufficio delle Entrate.

Infine, la rimozione non deve essere effettuata quando non è possibile o necessaria: è il caso, ad esempio, dell’errata applicazione del meccanismo dell’inversione contabile che, comunque, non ha comportato il mancato pagamento dell’imposta.

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