BONUS DI 150€ PER I LAVORATORI DIPENDENTI

Il decreto aiuti-ter prevede, tra le misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e di realizzazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il riconoscimento di un’indennità una tantum a determinate categorie di soggetti.

Il bonus 150 euro previsto dal decreto ripropone quello di 200 euro introdotto con il primo decreto Aiuti ma in forma ridotta sia per l’importo che per quanto riguarda una platea più ristretta degli aventi diritto (chi rientra nella soglia reddituale di 20.000 euro).

Ricordiamo la differenza tra i 2 bonus una tantum per lavoratori dipendenti:

  • bonus 200 euro, con limite reddituale pari a 35.000 euro (2.692 euro mensili), erogato il mese di luglio;
  • bonus 150 euro, con limite reddituale pari a 20.000 euro (1.538 euro mensili), da erogare nel mese di novembre.

Il bonus da 150€

L’articolo 18 del decreto Aiuti Ter, il dl n. 144/2022 prevede che:

sia riconosciuta in via automatica, per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nella competenza del mese di novembre 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 150 euro ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico, non titolari dei trattamenti di cui all’articolo 19 del medesimo decreto-legge.

Si tratta di una somma riconosciuta a titolo di indennità una tantum di 150 euro ai lavoratori dipendenti, con esclusione dei lavoratori domestici e degli operai agricoli a tempo determinato, riconosciuta in via automatica, tramite i datori di lavoro, nella retribuzione erogata nella competenza del mese di novembre 2022.

Il bonus non costituisce reddito ai fini fiscali, non rileva ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali, non è cedibile né sequestrabile né pignorabile.

Il bonus spetta in misura intera anche ai lavoratori con rapporto di lavoro a orario ridotto o a tempo determinato, purché risultino rispettate le condizioni di spettanza che l’Inps ha ribadito con la circolare n. 116 del 17 ottobre 2022.

In sintesi, queste sono le principali condizioni che i lavoratori dipendenti devono rispettare per avere diritto al bonus (pensionati, lavoratori autonomi e professionisti devono far riferimento ad altre regole per poter accedere all’agevolazione):

  • la retribuzione, da intendersi come retribuzione imponibile ai fini previdenziali, nella competenza del mese di novembre 2022 non deve essere eccedente l’importo di 1.538 euro;
  • nella valutazione del tetto della retribuzione vanno considerate anche le somme eventualmente escluse da imposizione contributiva in ragione del superamento del massimale annuo o che beneficiano della riduzione contributiva prevista dell’articolo 55 del decreto-legge n. 50/2017;
  • l’indennità va erogata al lavoratore anche laddove la retribuzione risulti azzerata in virtù di eventi tutelati, fermo restando il rispetto del limite di 1.538 euro;
  • la predetta indennità non può essere riconosciuta, pur sussistendo il rapporto di lavoro nel mese di novembre 2022, nell’ipotesi in cui la retribuzione risulti azzerata a causa della sospensione del rapporto di lavoro per eventi, previsti dalla legge o dalla contrattazione, non coperti da contribuzione figurativa a carico dell’Istituto (ad esempio, aspettativa non retribuita);
  • l’indennità è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni per le quali è l’INPS a erogare direttamente l’indennità una tantum di 150 euro (articolo 19, commi 1 e 16);
  • il bonus spetta ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro; l’indennità spetta nella misura di 150 euro, anche nel caso di lavoratore con contratto a tempo parziale.
  • Qualora il bonus venga indebitamente erogato in misura piena da due o più datori di lavoro, l’INPS, nei prossimi mesi, potrà inviare delle richieste di recupero delle eccedenze che le aziende dovranno detrarre dalle buste paga dei singoli lavoratori e restituire all’Istituto
  • Il rapporto di lavoro deve risultare in essere alla fine di novembre 2022. Se viene costituito durante il mese, la dichiarazione che il lavoratore deve produrre indicherà se il bonus è stato già erogato dal precedente datore di lavoro o meno.

Presentazione della domanda

I lavoratori dipendenti devono, quindi, presentare preventivamente al datore di lavoro un’autocertificazione sul possesso dei seguenti requisiti:

  • non essere titolare di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022;
  • non essere componente di nucleo familiare beneficiario di Reddito di cittadinanza; non essere destinatario/a della stessa indennità pagata da un altro datore di lavoro;
  • avere una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538

Si rammenta che l’erogazione del bonus, come nella precedente circostanza del bonus 200,00 euro di luglio 2022, è SUBORDINATA alla presentazione di una apposita dichiarazione sottoscritta dal lavoratore e consegnata al datore di lavoro entro la fine del termine indicato da ogni azienda per l’elaborazione delle retribuzioni di NOVEMBRE 2022.

La consegna della dichiarazione oltre i termini indicati, NON consentirà l’attribuzione del BONUS e non sono previsti recuperi nei mesi successivi a novembre 2022.

In fondo alla presente flashnews trovate una bozza della dichiarazione  da rendere al datore di lavoro da parte dei lavoratori; si tratta di un fac-simile reso disponibile dall’INPS ed è da intendersi solo come strumento di supporto ed è pertanto personalizzabile dal datore di lavoro.

Allegato Dichiarazione una tantum lavoratori dipendenti 150 Euro

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